Contenuti per adulti
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Chiedendo a fondi
del mio caffè
perché sprofondi
(se c'è un perché)
il mio universo
non ho risposte
né par diverso
se sono esposte
alle lontane
fulgide stelle,
non danno arcane
risposte quelle.
Interrogando
con medium morti
non van calando
dubbi e sconforti.
Poi coi tarocchi
cercando il vero
si resta allocchi
pertanto sclero.
Chiedo al pisello
cosa ci aspetta
e allora quello
reagisce in fretta:
getta due gocce¹
in fondo al cesso
mentre le bocce
gratto perplesso.
Del buon Marcello²
vien la fontana
con ritornello
saggia e spartana:
la vita è comu
nu tiraturu:
osci pij’ ‘n culu
e cräi puru³.
¹: con la prostata ormai più grossa del cervello, più di due gocce alla volta è difficile;
²: Marcel Duchamp;
³: La vita è come un cassetto. Oggi la(*) pigli in culo e domani pure;
(*) Leggermente sincopato il penultimo verso per ragioni metriche; il detto originale suona:
la vita è comu nu tiraturu:
osci la piji ‘n culu… e cräi puru!
Solo che "osci la piji ‘n culu" sarebbe stato settenario, ecco perché per ridurlo a quinario ho eliminato il "la" e accorciato a monosillabo il "piji", nell'illusione che più corto risulti meno doloroso.
ioffa, 15/09/2025